Il Club di Tolcinasco, firmato Arnold Palmer, sta diventando un Resort turistico a tutti gli effetti con la realizzazione (già completata) di una grande e modernissima Spa e la costruzione (in corso) di trenta camere. Ma le novità non finiscono qui

 

Da più di cinquecento anni i torrioni del Castello visconteo sorvegliano le vite degli abitanti di questa località, Tolcinasco, alle porte di Milano. In realtà erano deputate alla difesa e alla custodia delle derrate alimentari, necessarie a tutto il contado. Quando, a inizio degli anni Novanta, il grande Arnold Palmer fu invitato a ideare un campo da golf che si sviluppasse ai loro piedi, ne rimase colpito, da buon americano abituato a considerare “antica” qualsiasi cosa che avesse appena un centinaio d’anni di vita. E intuì che lì, all’ombra del Castello, si poteva realizzare davvero un campo speciale. Quando, dopo l’inaugurazione del 1993, un giorno il grande Arnie si presentò al Circolo per verificare nel modo migliore possibile, cioè giocandolo, la bontà del lavoro svolto, una piccola folla di soci, convocati d’urgenza dall’allora direttore Ivaldo Giambisi, ebbe l’opportunità unica di assistere a una sua esclusiva esibizione. Gli alberi piantati da poco erano ancora esili, ma al termine “The King” (che in Italia ha firmato solo altri due percorsi) fra un autografo e l’altro consegnò agli archivi una dichiarazione definitiva: “Sono profondamente soddisfatto del risultato ottenuto”, scrisse, “e da come il mio progetto si sia tradotto in realtà. Il percorso da Golf si è inserito come un gioiello in un ambiente che da parte mia ho cercato di arricchire, movimentandone il paesaggio, infoltendolo di alberi e costellandolo di specchi d’acqua”. Da allora Tolcinasco è entrato nell’élite dei campi italiani e anche nella storia del nostro golf. Ha ospitato dal 2004 al 2008 cinque edizioni dell’Open d’Italia e proprio qui, nel 2006, Francesco Molinari ha colto la sua prima vittoria da professionista, avviando quella splendida carriera che lo avrebbe condotto ai vertici mondiali.

Un Club oltre il golf

Oggi Tolcinasco vive una fase di intenso rilancio e di profonda ristrutturazione. Il campo, dopo la risemina in bermuda effettuata con grande successo negli anni passati, riesce a presentarsi impeccabile anche nei periodi più caldi dell’estate, quando tanti altri percorsi soffrono le alte temperature. Ma le novità, tante, riguardano le strutture e la stessa concezione del Circolo. «In realtà il modello di Circolo esclusivamente golfistico segna il passo un po’ dovunque in Italia e incontra serie difficoltà di gestione», spiega il presidente Francesco Stilo. «Perciò abbiamo pensato di trasformare Tolcinasco in un vero e proprio Resort che ha nel campo il suo tratto caratterizzante ma che deve poter attrarre ospiti anche per gli altri servizi che offre. Stiamo realizzando dodici camere al primo piano della club house, mentre altre diciotto le ricaveremo dalla costruzione già esistente lungo le prime buche del Percorso rosso. Contiamo di ultimarle tutte entro l’inizio della prossima estate, immaginando di riservare quelle situate lungo il campo a una clientela più strettamente golfistica e quelle all’interno della club house a ospiti più interessati al benessere. Da queste ultime, chi vuole, potrà raggiungere già in accappatoio la nuovissima, moderna Spa di 1000 metri quadrati che abbiamo inaugurato in primavera».

 

Una Spa grandiosa

La Spa rappresenta il fiore all’occhiello del nuovo progetto. È vero che quasi nulla, da due anni in qua, è rimasto come prima, con notevoli interventi migliorativi sulla grandissima piscina, sul ristorante, sul campo pratica (con ulteriori migliorie in corso); ma la creazione della zona benessere, preceduta dalla costruzione ex novo di un’ampia e attrezzata palestra, risulta davvero unica nel panorama golfistico italiano. Non solo sauna e bagno turco, ma una vasca idromassaggio di oltre 10 metri di lunghezza con cascata e getto d’acqua cervicale che sono parte integrante dei due Percorsi (“Acqua” e “Fuoco”) studiati l’uno per alleviare le tensioni muscolari e migliorare la circolazione, anche tramite docce emozionali cromoterapiche e vasche Kneipp; e l’altro per eliminare le tossine dal corpo. Nella Spa estetica, poi, è possibile prenotare trattamenti vari per viso e corpo; nella Medical Spa (a cura di Longevity Suite) è disponibile un innovativo Programma Antiage con servizi di medicina estetica, naturopatia, fisioterapia e perfino crioterapia, con la zona che consente di arrivare a sopportare temperature fino a 90° sottozero per la cura di ogni tipo d’infiammazione, con le tecniche più avanzate già in uso nei grandi club sportivi professionistici. C’è poi una Spa del capello con trattamenti specifici che prevedono l’utilizzo di prodotti esclusivamente Made in Italy. La cura specifica del capello, sia estetica che terapeutica, è affidata a “Il Tempio”.

Un plus di Milano

«Con questo tipo di offerta», racconta ancora Francesco Stilo «e altre opportunità che stiamo studiando, intendiamo trasformare, come dicevo, il concetto stesso del nostro Circolo. Deve diventare un Resort a tutti gli effetti che, con il plus di 27 bellissime buche di golf da campionato più 9 splendide executive, a meno di mezz’ora dal centro città, possa inserirsi anche nell’offerta turistica di Milano che, come si sa, è in continuo progresso. In più, siamo in grado di ospitare eventi di ogni tipo: convention, matrimoni, serate di spettacolo (ne abbiamo organizzate già diverse nel corso dell’estate a bordo piscina e con notevole successo), utilizzando anche il fascino unico del Castello, che siamo già tornati a utilizzare e che, nel tempo, ci piacerebbe diventasse la “casa” di uno chef d’alto livello. Ci stiamo lavorando». Per il momento, nel frattempo, il Circolo è già diventato la “casa” del Milan primavera di calcio, che fa base qui in occasione di tutte le sue partite casalinghe.

 

Altre innovazioni in vista

Non solo per gli ospiti e per i clienti futuri le novità sono destinate a susseguirsi, ma anche per i circa 1100 soci che frequentano abitualmente il Club. È in programma, a breve, una profonda ristrutturazione degli spogliatoi: prima a quelli riservati agli ospiti, attualmente un po’ sacrificati, poi a quelli dei soci. Il campo pratica sta per essere dotato di nuovi tappetini e nuovi bersagli, facendo seguito alla ristrutturazione che ha già riguardato le postazioni coperte. Insomma: un’isola di piacevolezza e benessere con un grande campo da golf intorno. E alle porte di Milano.

Da “Il Mondo del Golf Today” n° 306 – novembre 2019

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