ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

La Ryder Cup è finalmente tornata a casa. Sappiamo tutti com’è andata, una vittoria schiacciante merito soprattutto del nostro Francesco Molinari, che dopo aver superato cinque match su cinque, ora merita senza alcun dubbio il titolo di miglior giocatore dell’anno.

Il team europeo è stato un’orchestra perfetta. Il diretto, capitan Thomas Bjorn, non avrebbe potuto creare sinfonia migliore di quella scesa in campo a Le Golf National di Parigi. Ogni tassello del puzzle al proprio posto, dodici giocatori che sembravano uno solo, hanno combattuto in armonia, uno al fianco dell’altro per tutti i giorni della Ryder Cup.

Bjorn ha studiato tutto nel dettaglio, dai pairing perfetti alla Moliwood al captain’s pick. Forse quelle, sono state la scelta più discussa ma anche la più azzeccata.

Ian James Poulter è tornato alla Ryder Cup dopo aver saltato Hazeltine per un infortunio. Forse, con il senno di poi, se avessimo avuto lui in squadra magari l’epilogo sarebbe stato diverso.

Ma con i se la storia non si fa, quindi non resta che parlare della straordinaria impresa di ieri quando il campione inglese è uscito imbattuto ancora una volta dai match singoli sconfiggendo il numero uno al mondo Dustin Johnson.

Le lacrime di commozione con Bjorn a fine match erano inevitabili, perché Poulter, veterano della Ryder Cup, era stato criticato come scelta ma ora fa parte di questa Europa come o forse più di tutti.

Come lui, anche Sergio Garcia ha dato un contributo prezioso e storico alla vittoria. Il campione spagnolo è reduce forse dalla peggior stagione in carriera e per molti non avrebbe meritato un posto in squadra.

La decisione di convocarlo in ogni caso come captain’s pick ha fatto tanto discutere, ma Bjorn ha creduto in lui e si è affidato sia all’esperienza dello spagnolo che alla storia scritta dallo stesso nelle precedenti edizioni della Ryder Cup.

Garcia non l’ha deluso, diventando uno dei più grandi giocatori nella storia della competizione più amata del golf.

Nella giornata di ieri ha vinto 2&1 contro Rickie Fowler, diventando il campione che ha collezionato più punti vincenti di qualunque altro nella storia della Ryder Cup.

“Normalmente non piango, ma non ho potuto fare altrimenti,” ha affermato Garcia dopo il match di ieri. “Che settimana. È stato un anno difficile ma come sapete abbiamo combattuto duramente. Ovviamente sono grato a Thomas per avermi scelto e per aver creduto in me. Sono così felice di aver riconquistato la Coppa qui a Parigi, in Europa, così come sono felice per tutti coloro che hanno vissuto questo momento con me.”

Con questa vittoria, Garcia ha spinto il record a 22-12-7 in nove apparizioni, con 25,5 punti totali che superano il precedente record difeso da Nick Faldo.

Lo stesso Faldo che nel 2014, durante la diretta della Ryder Cup su NBC, definí Garcia inutile.

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