ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Vi sarete senz’altro chiesti come mai Francesco Molinari abbia deciso di prendere parte al Quicken Loans National anziché all’Open di Francia. 

Il motivo è semplice: l’attenzione del nostro campione italiano è rivolta sì alla Ryder Cup, ma anche ai punti della FedEx Cup.

Mentre molto professionisti sono scesi in campo al Golf National sperando di ottenere punti per qualificarsi alla Ryder, Francesco ha chiuso il primo giro al TPC Potomac in quinta posizione con uno score di 67, -3.

Una scelta quella di rimanere in America anziché volare a Parigi arrivata grazie alle ottime performance dell’ultimo mese in territorio europeo.

Molinari ha vinto a Wentworth il BMW PGA Championship e ha mancato per un solo colpo la sua terza vittoria all’Open d’Italia.

Ha registrato anche un ottimo piazzamento allo US Open con il 25esimo posto, nonostante la difficoltà e la quasi ingiocabilità di Shinnecock Hills.

Le ottime performance gli hanno permesso di occupare il quarto posto della European Ryder Cup Points e di essere quindi già qualificato per il Team Europe. 

Così ecco la decisione di prendere parte al Quicken Loans anziché all’Open di Francia, con l’obiettivo di mantenere lo status del PGA Tour e di ottenere punti per la FedEx Cup.

Francesco è infatti 123esimo nella classifica FedEx e solo i primi 125 giocatori possono partecipare ai playoff e mantenere lo status. 

Ma visto l’ottimo risultato di ieri, può solo che migliorare il già buon piazzamento.

“È molto semplice,” ha affermato Molinari. “Il programma originale era di giocare in Francia.

È un percorso che amo e sono anche molti punti per la Ryder Cup. Sfortunatamente però ho bisogno di collezionare più punti FedEx prima dell’inizio dei playoff.

Nel frattempo, il fatto di aver giocato bene a Wentworth e in Italia, mi ha dato l’opportunità di saltare Parigi mantenendo comunque ottime possibilità di far parte del team europeo alla Ryder.”

Francesco prese parte nella competizione sia nel 2010 che nel 2012 e se tornasse quest’anno, lo farebbe in un certo modo da veterano.

Sono tanti infatti i giovani che potrebbero far parte del team per la prima volta in carriera.

“Simile a quanto accadde al team americano negli scorsi anni, ci sono tanti nuovi giovani anche in Europa,” ha continuato Francesco.

“Ci sono Tommy Fleetwood e Jon Rahm e forse altri ragazzi. Mi piacerebbe tanto far parte del team, l’ho detto per tutto l’anno.

Ma non voglio che diventi un’ossessione. Voglio giocare bene, torneo dopo torneo e sperare che sia abbastanza per parteciparvi.”

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