ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

C’è una storia affascinante che ha preso vita in questi giorni al Genesis Open. Una storia di speranza, divenuta fonte di ispirazione per i tanti professionisti presenti e che testimonia come il golf sia uno sport per tutti.

Sullo storico percorso del Riviera Country Club, il vero protagonista di questa settimana è Kevin Hall, professionista Afro-Americano di 34 anni. Poco importa se non passerà il taglio (deve ancora giocare il secondo giro, rinviato per pioggia) e se dopo il primo giro ha chiuso in 78 colpi: Hall è la prova che i sogni non sono solo desideri. I sogni si possono realizzare e grazie alla Tiger Woods Foundation, Hall è riuscito a realizzare il suo: tornare a giocare sul PGA Tour dopo 11 lunghi anni.

“Sono in piedi a osservare il percorso, e non posso credere di competere con i migliori giocatori al mondo”, ha dichiarato Hall giovedì.

Un ritorno, che ha il sapore di vittoria, perché la sua vita non è mai stata semplice. Poco prima del terzo compleanno, Hall si ammalò di meningite e perse per sempre l’udito. Frequentò così la scuola per sordi St. Rita School di Cincinnati, in Ohio, e fu proprio lì che la sua vita si legò per sempre al golf. Cominciò a giocare all’età di nove anni e migliorò sempre di più. Al liceo partecipava ai tornei contro le altre scuole pubbliche di Cincinnati e divenne numero 1 del ranking tra i giovani golfisti della sua età.

Nel 1999 la svolta: l’incontro con Tiger Woods. Hall aveva 16 anni e partecipò alla golf clinic al Glenview Golf Course di Cincinnati tenuta da Tiger e dalla sua fondazione. Il campione americano divenne la sua ispirazione e proprio nel 1999, Hall fu scelto dalla Tiger Woods Foundation per partecipare al Junior World golf Championships di San Diego.

Il successo avuto durante gli anni del liceo, non lo abbandonò durante l’Università: Hall frequentò la Ohio State University grazie a una borsa di studio accademica e atletica, diventando il primo afro americano a usufruirne per giocare a golf. Fu nominato capitano della sua squadra sia durante la stagione junior che senior, accompagnandola in diverse vittorie. Dopo l’università divenne professionista ma nonostante il successo all’Università dell’Ohio, la sua carriera da pro non decollò mai e dovette sempre accontentarsi dei Tour minori.

Giocò sul PGA Tour una volta nel 2005 e ben tre volte nel 2006, compreso il Memorial Tournament, fino al ritorno di quest’anno. Un sogno realizzato grazie alla Tiger Woods Foundation e al Charlie Sifford Memorial Exemption, che da dieci anni a questa parte donano l’opportunità a un golfista di rappresentare una minoranza durante il Genesis Open. Per Hallo questo però è solo un piccolo tassello di un progetto più grande: competere sul Tour.

”Alcune volte le cose non vanno nella velocità in cui vorremmo”, ha dichiarato Hall attraverso l’aiuto di suo padre, che ne interpreta i segni. “Devi raggiungere gli obiettivi passo dopo passo ed è quello che voglio fare”.

Bentornato Kevin… speriamo che questo sia un ritorno a lungo termine!

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