ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)
“Ma sei proprio sicura?”, ha esclamato la mia amica Nì quando le ho raccontato il progetto nel quale ero stata coinvolta. “Hai voglia… se sono sicura!”, le ho subito risposto

“È un momento d’oro per il golf italiano, lo sai anche tu che abbiamo tre giocatori di cui parla tutto il mondo”. E lei, prudente: “Lo so, ma è rischioso…”. Lei, la mia amica Nì, è la mia coscienza. Lo è da tutta una vita. È la persona che conosce ogni lato di me, ogni mia debolezza, ma che mi ha sempre incitata perché, alla fine, sa che se voglio sono forte.

E infatti, superato il primo momento di incertezza, mi ha confermato subito: “Hai così tanta passione che sono certa che ce la farai a fare un giornale ‘tuo’, come piace a te e come l’avresti sempre voluto fare. Ti ricordi quando leggevi Golf World a 14 anni in spiaggia?”. È vero, lo facevo. Abbonata da sempre. Quanti anni sono passati? Allora non c’era internet e l’unico modo per avere notizie fresche, attuali, aggiornate era quello di leggere le riviste inglesi.

E, su tutte, Golf World, la mia preferita. LA rivista!

“Vedi”, l’ho incalzata, “se ti ricordi questo particolare, come posso rinunciarci? Eddai, se non si osa… Ti ricordi quando dicevamo che la vita è ciò che accade quando hai altri progetti? Ecco, a me è capitato un gran bel progetto, uno di quelli che ti tengono occupata la mente anche di notte, una sfida che ti fa turbinare l’adrenalina nelle vene, un’idea che vorrei fosse un regalo per tutti i golfisti italiani”.

Ma Nì, sempre mia coscienza, mi ha subito replicato da semigolfista qual è: “Ma sei sicura di fare qualcosa di nuovo?”. Per rispondere non ho bisogno di pensare, anche se la nostra conversazione avveniva ben prima che le prime, emozionanti pagine planassero sul mio computer. “È difficile inventare qualcosa di nuovo, direi impossibile. Però si può fare un giornale nel quale introdurre argomenti interessanti che ti fanno leggere per un mese intero e, grazie ai contributi di Golf World e Today’s Golfer, poter contare su personaggi di grande calibro. Dai, li hai visti con me in televisione: Ian Poulter, Geoff Ogilvy e quello che tu chiami ‘il bambino’ ma che ti piace da matti, come del resto a tutti! Non è poco poter contare sui racconti freschi e allegri di Matteo, così come sulle riflessioni del mio ‘maestro’ Marco Mascardi, al quale non sarò mai abbastanza grata per l’affetto che mi ha dimostrato nel seguire la mia avventura.

Vedrai che potrò scrivere che siamo la rivista dei Numeri Uno facendo affidamento su chi collaborerà con noi e per gli articoli che proporremo. Lo sai anche tu che più o meno tutte le riviste attingono da contributi stranieri e se ne stravantano, perché non farlo anche noi? E dopo tre mesi, che è il tempo minimo di rodaggio, vedrai che andremo a occupare una nicchia tutta nostra, lasciando a chi ha più esperienza di noi e che è sul mercato da tempo lo spazio che si è giustamente meritato con infinita competenza e tanta voglia di lavorare maturata in anni e anni sui prati verdi”.

A questo punto Nì non poteva che sorridere: “Ok, mi hai convinto, parti!”. “Grazie amica mia, sai che – come sempre – il tuo sostegno è fondamentale”.

E lo è anche il tuo, che stai sfogliando queste prime pagine di questo primo numero. Come nasce un nuovo giornale? Anzitutto con il cuore. Se ci credi anche tu, fai squadra con noi: facci sapere la tua opinione sul nostro Golf Today…

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