ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Tiger è pronto per lo U.S. Open. Il suo gioco dal tee e dal fairway non è mai stato così in forma come in questo momento.

Il problema vero del campione americano è certamente sul green, dove ha incontrato non pochi ostacoli specialmente al Memorial Tournament appena passato.

Il campione americano ha chiuso domenica in 23esima posizione, con uno score finale in 72 colpi e ha fatto meglio dei suoi compagni in tre categorie diverse di Shot.

Peccato che nel putting sia finito penultimo.

Ha chiuso in 279 colpi totali, un risultato che nel 2012 gli bastò per vincere il suo quinto Memorial in carriera ma che invece quest’anno l’ha lasciato a sei lunghezze dai leader. 

“Ho avuto l’occasione di giocare sei giro buoni questa settimana,” ha affermato Tiger.

“Soprattutto il mio gioco è dove deve trovarsi ad una settimana dallo U.S. Open. È molto positivo. Devo solo cercare di fare meno putt.”

Già ecco il vero incubo della Tigre. Il campione ha chiuso primo nella classifica di colpi guadagnati dal tee, in quella dei colpi guadagnati intorno al green e in prossimità della buca.

Nemmeno la media dei putt è stata così catastrofica: è arrivato sesto.

Ma in totale su quattro giri ne ha fatti 118, quasi 30 a giro e troppi per un giocatore come lui.

Infatti, la classifica parlava chiaro: è arrivato 72esimo su 73 giocatori per i colpi guadagnati sul green.

“Questa settimana non mi sentivo a mio agio con le linee e non ero in forma.

Di conseguenza ho mancato un po’ di putt,” ha continuato.

“Se avessi puttato normalmente, probabilmente sarei stato in compagnia degli altri giocatori in vetta alla classifica.”

Tiger ha in programma di trascorrere questa settimana a casa a Jupiter, per praticare e stare con i suoi figli.

Poi volerà a Southampton alle porte di NYC per il 118esimo U.S. Open. Sarà la prima volta dal 2015 in cui vedremo Woods competere nel Major americano. 

“Ho colpito bene la palla questa settimana quindi questo è positivo in vista di Shinnecock, in cui colpire con precisione la palla è importantissimo.

Se continuerò a colpire la palla così, sarei felice tra un paio di settimane.

Devo solo trovare più fiducia con le linee del putter. Se mi riposo e mi alleno, posso farcela.”

E visti i continui miglioramenti, Tiger allo U.S. Open può davvero farci sognare.

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