Forse siamo giunti al capolinea. Forse non c’è più nulla da sperare e da fare. Dovremmo iniziare a metterci il cuore in pace, perché forse il Tiger che conoscevamo non tornerà più. È successo a tutti i grandi campioni dello sport di dover un giorno farsi da parte e posizionarsi a bordo campo: il tempo non si può fermare. Anche se, Tiger – e noi con lui – avremmo voluto che il suo capolinea arrivasse in un modo diverso.
Per carità non è ancora detta l’ultima parola, ma il campione americano ha deciso di ritirarsi anche dagli impegni delle prossime due settimane, il Genesis Open e l’Honda Classic. Gli spasmi alla schiena, che l’hanno costretto al ritiro durante il Dubai Desert Classic dello scorso weekend si sono rivelati quindi più gravi e seri, mettendo in standby il rientro.
“I miei dottori mi hanno consigliato di non giocare nelle prossime due settimane, continuando i trattamenti e lasciando riposare la schiena”, ha dichiarato Woods in un comunicato stampa pubblicato sul suo sito internet. “Non era questo che speravo e che mi aspettavo. Sono davvero deluso di non partecipare a Genesis Open e all’Honda Classic, l’evento della mia città. Vorrei ringraziare Genesis per il loro sostegno e so che sarà una settimana fantastica”.
Tiger sarà comunque presente a Los Angeles per il Genesis Open, visto che la sua fondazione fa parte dell’organizzazione del torneo, Valuterà poi la sua agenda solo dopo l’Honda Classic.
Sarà davvero il capolinea o solo l’ennesimo stop? A noi piace sognare e credere che Tiger un giorno tornerà a giocare e vincere come faceva un tempo. La sua storia è la più bella e coinvolgente del golf e, come tutte le storie appassionanti, non può che concludersi con un grande lieto fine.