ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

Molti appassionati italiani hanno scoperto il nome di Toney Penna proprio in coincidenza con la vittoria di Chicco Molinari a Washington.

Che, a rigor di anagrafe, non è stato il primo successo in America di un italiano di nascita.

Il primo, appunto, era stato Toney Penna, nato a Napoli nel 1908 ma cresciuto negli Stati Uniti, dove ha cominciato a fare il caddie per guadagnare qualche soldo.

Poi ha cominciato a giocare, quindi è passato professionista nel 1934.

In vent’anni di carriera ha vinto quattro titoli (l’ultimo, l’Atlanta Open del ’47), ha ottenuto un terzo posto pari merito all’US Open 1938 e un ottavo, sempre ex aequo, al Masters del ’47.

Poi si è trasformato in imprenditore, creando, con suo fratello, un marchio di attrezzatura tuttora esistente.

E infatti molti golfisti nostrani di lunga militanza ricordavano di aver utilizzato suoi bastoni.

Strinse amicizia con attori e cantanti famosi come Dean Martin, Bing Crosby, Bob Hope ma soprattutto con Perry Como, suo amico intimo e abituale partner di gioco dopo la fine della carriera professionistica.

Un giorno giocò talmente bene contro Perry Como da lasciarsi andare a una confessione: «Tornerei sul Tour se non fosse per il fatto che ho perso tutti i capelli e non mi va di mostrarmi così».

Una settimana dopo ricevette a casa un pacco da Perry Como. Dentro c’erano un parrucchino e un biglietto con una sola parola: “Go!”.

Ma lui continuò a occuparsi solo della sua azienda fino al 1995, anno della sua scomparsa.

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