Belek
Anche qui al Turkish Airlines Open come in qualsiasi altro torneo in cui mi sia trovato, la prima domanda che mi viene rivolta dai colleghi stranieri è: si farà la Ryder Cup 2022 a Roma?
Da oggi, grazie a Keith Pelley, CEO dell’European Tour, la storia è finita. Pelley, nel corso di un incontro con i giornalisti, ha decisamente e definitivamente confermato che non ci sono dubbi al riguardo, cominciando anche a far trapelare la possibilità, da tempo sussurrata, che la cerimonia inaugurale possa tenersi al Colosseo.
Il che conferirebbe già di per sé all’edizione italiana un fascino tutto particolare.
Pelley ha dettagliato le sue affermazioni parlando dei lavori in corso al Marco Simone, aggiungendo che si dovrebbe fare in tempo a tenervi un Open d’Italia prima del ‘22, spendendo parole lusinghiere per l’impegno della nostra Federazione e per il lavoro appassionato di Lavinia Biagiotti (“She’s terrific”, ha detto testualmente e si sa che quell’aggettivo, in inglese, suona come la miglior valutazione possibile).
Pelley ha aggiunto che un team dell’European Tour è stato per tre giorni al Marco Simone per seguire gli sviluppi dei lavori avviati in settembre e, nell’occasione, ha potuto visionare il video-rendering del progetto finale che modificherà sostanzialmente le caratteristiche del campo romano.
Con una collocazione a soli 11 km dal centro di Roma, Pelley si è detto sicuro di ripetere e, perché no, migliorare il pur straordinario dato di Parigi, dove 270mila sono stati gli spettatori nel corso della settimana . E, come noto, il campo era ben più lontano dal centro città.
Fine delle speculazioni una volta per tutte dunque. E un po’ di pace per noi giornalisti italiani quando ci troviamo all’estero per i tornei.
