ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

È ormai tempo di British Open. Mancano due settimane al terzo Major stagionale, che penderà il via il 17 luglio al Royal Liverpool Golf Club. Ma già si parla del 2015, quando il Major più antico tornerà a St. Andrews e avrà un ospite d’eccezione: Tom Watson.

Per celebrare le gesta di questo grande campione, la R&A ha deciso di far partecipare Watson alla prossima edizione del “The Open”, festeggiando così i quarantenni della sua prima comparsa nel Major.

Era infatti il 1975, quando Watson, ad appena venticinque anni, debuttò al British Open di Carnoustie. Un debutto che non fu affatto in sordina. Il campione statunitense, dopo aver portato Jack Newton al playoff, lo sconfisse di un colpo sul green della 18, conquistando così la sua prima Claret Jug. La prima di una lunga serie, continuata dopo appena due anni, nel 1977, a Turnberry, quando sconfisse Jack Nicklaus nel famoso “Duel in the Sun”.

Vinse anche a Murfield nel 1980, a Royal Troon nel 1982 e a Royal Birkdale nl 1983. Ha vinto cinque Open Championship, diventando l’unico professionista ad aver vinto su cinque percorsi diversi. Solo J.H. Taylor ha avuto più successo, conquistando la Claret Jug per ben sei volte.

Un professionista esemplare, che appena cinque anni fa ha rischiato di diventare il più anziano vincitore della storia del British Open. Tutta colpa del bogey alla 72esima buca di Turnberry e del playoff perso contro Stewart Cink, che gli hanno impedito di conquistare per la sesta volta la Claret Jug. L’anno prossimo sarà la sua trentottesima presenza nello storico Major e solo Gary Player e Jack Nicklaus hanno collezionato un maggior numero di partecipazioni.

Watson ha così affermato: “Alcuni dei miei ricordi di golf più belli sono legati al The Open Championship. Sono molto orgoglioso e onorato di aver la possibilità di giocare ancora una volta a St. Andrews. È un posto magico per ciascun golfista e non vedo l’ora di giocarvi. il The Open è diverso da tutti gli altri tornei ed è un privilegio far parte della sua storia”. Storia che continuerà quest’anno, con un nuovo campione. Ma guardando al prossimo anno, magari lo stesso Watson ne scriverà un nuovo capitolo.

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