ST LOUIS, MO - AUGUST 09: Francesco Molinari of Italy waits to play his tee shot on the 17th hole during the first round of the 100th PGA Championship at the Bellerive Country Club on August 9, 2018 in St Louis, Missouri. (Photo by David Cannon/Getty Images)

“Tutti noi amiamo questo torneo, ma lui… lui lo ama davvero tantissimo.”

Ha detto così Justin Thomas dell’amico Jordan Spieth nella giornata di ieri.

E non facciamo fatica a credergli. Il campione texano ad Augusta si sente davvero a casa e ama questo Major forse più di chiunque altro.

In quattro apparizioni al Masters ha chiuso rispettivamente secondo nel 2014, primo nel 2015, secondo nel 2016 e undicesimo nel 2017.

Oggi, non c’è quindi da stupirsi se Spieth sia in testa da solo dopo il primo giro.

Ha chiuso la giornata con uno score perfetto in 66 colpi. Uno score altalenante, fatto di due bogey e un eagle nelle prime nove, così come di tanti birdie.

Di Questi, ne sono arrivati due tra le prime buche, ma il meglio è avvenuto soprattutto dopo il giro di boa.

Dopo aver chiuso sul green della nove in -2, Spieth dalla 10 ha deciso di mettere il turbo.

Ha segnato in birdie tutte le buche dalla 13 alla 17, compreso lo stesso Amen Corner che nel 2016 gli fece perdere la seconda Giacca Verde.

Un ‘filotto’ più che positivo, rovinato solo dal bogey alla 18.

Un risultato incredibile, a dispetto dei brutti score e dei tanti tagli mancati collezionati da inizio stagione.

Già, perché se non fosse stato per il secondo posto allo Houston Open grazie all’ottimo score di domenica, Spieth non era nemmeno tra i favoriti per Augusta.

Invece, domenica le sue sorti si sono risollevate e il putter ha ricominciato a funzionare, pronto per i difficili green della Georgia.

Oggi, con questo risultato ha lasciato dietro di sé un vuoto di due colpi.

Probabilmente recuperabile per gli avversari, ma comunque un grande vantaggio per Spieth da cui partire e continuare.

Dietro di lui a -4 troviamo una matricola del Masters in compagnia di un veterano.

Tony Finau, nonostante essersi dislocato la caviglia nel Par 3 Contest di ieri, è riuscito a debuttare nel suo primo Masters.

Gli esami a cui si è sottoposto ieri hanno riscontrato meno danni del previsto e giocare non gli avrebbe procurato ulteriori problemi.

Così è stato, visto che Finau ha chiuso alla grande in 68 colpi. Insieme a lui Matt Kuchar, non nuovo a eccezionali score sul campo di Augusta.

Kuchar, trovatosi +1 sul tee della 10, ha recuperato diverse posizioni grazie a cinque birdie nelle seconde nove buche.

Si è portato secondo e visto le sorprese che ci ha sempre riservato, non bisogna affatto sottovalutarlo.

Da qui, dopo i -4 di Finau e Kuchar, ha inizio un leaderboard davvero corto e avvincente.

Sette giocatori a -3, tra cui Rory McIlroy, Henrik Stenson e Patrick Reed.

Tutti e tre sono determinati nel dare del filo da torcere a Spieth per conquistare la loro prima Giacca Verde.

A seguire non mancano Phil Mickelson e Rickie Fowler, entrambi a -2 in quattordicesima e quindicesima posizione.

Il nostro Francesco Molinari è ventunesimo, avendo chiuso un ottimo primo giro in par.

Dopo il bogey alla 10, Francesco ha recuperato con un birdie al difficile par 3 della 16.

Grazie a questo score, per il nostro campione tutto è ancora possibile. In sua compagnia altri grandi del golf, come Kevin Kisner, Dustin Johnson e Tommy Fleetwood.

E Tiger Woods? Il suo ritorno era il più atteso e forse ci saremmo tutti aspettati di più.

Ma attenzione, la Tigre è ripartita proprio da dove aveva lasciato. Ha chiuso in 73 colpi, +1 sul par.

Lo stesso score ottenuto al termine del primo e dell’ultimo giro nel 2015.
Tre bogey e tre birdie, ma con un leaderbord così corto Tiger può ancora fare la differenza.

Oltre ai grandi risultati, ci sono stati anche i record negativi registrati dal campione uscente Sergio Garcia.

Lo spagnolo è entrato nella storia per aver ottenuto il più alto risultato mai registrato a una buca del Masters.

Dopo cinque palline in acqua, ha chiuso il par 5 della buca 13 in 15 colpi: il più alto score ottenuto in quella buca.

Come da aspettative, il primo giro del Masters si è dimostrato avvincente e ricco di colpi di scena.

Con così tanti grandi campioni in alta classifica, tutti i giri possono riservare nuove incredibili sorprese.

Lo spettacolo torna domani, non potete perderlo.

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