Il ritorno del golf alle Olimpiadi di Rio 2016 ha avuto senza dubbio un grande successo.
Sebbene molti professionisti preferirono rinunciarvi per continuare a giocare sul PGA Tour, dando come giustificazione il problema del virus Zika, lo spettacolo fu comunque assicurato dalle grandi performance di Justin Rose, Henrik Stenson e Matt Kuchar.
Le poche critiche arrivate alla manifestazione riguardarono sicuramente il format. In molti avrebbero preferito un formato di gara più accattivante e coinvolgente, rispetto al classico 72 buche stroke play. Ma nel 2016 non si poteva fare più di quanto realizzato.
Si trattava del grande ritorno del golf ai Giochi Olimpici dopo quasi un secolo di assenza e Rio sarebbe dovuta servire come trampolino di lancio per ogni eventuale cambiamento e innovazione.
Così, ci sarebbe da aspettarsi che nel 2020 alle Olimpiadi di Tokyo, il Golf scenderà sul percorso del Kasumigaseki Country Club con un formato innovativo.
Magari misto, con coppie di proette e professionisti che insieme difendano i colori della propria bandiera. Oppure il formato match play, sempre apprezzato dal pubblico per l’alta adrenalina.
O ancora, un formato che dia importanza alle nazioni e che sia organizzato in squadre. Invece, niente di tutto ciò.
Nella giornata di lunedì, tutti i professionisti sono stati informati che in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020 non ci saranno cambiamenti al formato di gioco.
72 buche stroke play come due anni fa e ovviamente con classifica individuale.
Le qualifiche per i Giochi inizieranno per gli uomini il prossimo 1 luglio e termineranno il 22 giugno 2020.
Si qualificheranno i primi 59 giocatori dell’Olympic Golf Rankings, che sarà tratto dall’Official World Golf Ranking. Per quanto riguarda le proette, potranno qualificarsi dal prossimo 8 luglio fino al 20 giugno 2020.
Le Olimpiadi si svolgeranno dal 24 luglio al 9 agosto e gli uomini scenderanno in campo una settimana prima delle donne.
