James P. Adducci, 39enne del Wisconsin, gambler accanito, aveva puntato 85mila dollari su Tiger Woods vincente al Masters. La quota? 14 a 1

di Stephen Hennessey

foto di Nathaniel Welch

 

Entrare nella testa di un giocatore d’azzardo è rischioso, soprattutto nel caso di James P. Adducci, il 39enne del Wisconsin che ha scommesso 85.000 dollari sulla vittoria di Tiger Woods al Masters 2019, che veniva quotata 14 a 1. Ha così guadagnato 1.190.000 dollari, il più alto montepremi del golf mai pagato su una scommessa a termine nella storia dello sportsbook di William Hill. Vale la pena chiedersi se qualcuno – a prescindere da chi non sia nemmeno proprietario della casa dove abita e sappia anche troppo bene cosa significhi faticare per stipendi di minima entità – sia in grado di spiegare cosa abbia determinato la decisione di puntare una cifra del genere su un golfista che non vinceva un Major da undici anni. A destare curiosità è anche la dichiarazione di Adducci, secondo cui quella su Tiger è stata la sua prima scommessa sportiva in assoluto. Ma non la sua prima scommessa: nel 2003, ha raccontato, aveva puntato 3.500 dollari sull’elezione di Arnold Schwarzenegger a Governatore della California e aveva raddoppiato la posta. Una scommessa che, ammise allora, gli era stata ispirata da uno dei suoi film preferiti, il documentario “Uomo di acciaio” uscito nel 1977, che racconta la preparazione di alcuni tra i più grandi culturisti di tutti i tempi (tra cui il giovane Schwarzy, che vincerà) per la finale di Mister Olympia 1975, la più importante competizione mondiale nel settore. Ma come ha fatto un uomo con un gusto per l’azione pesante ad aspettare tanto a lungo prima di addentrarsi nel mondo delle scommesse sportive? E, soprattutto: come è riuscito a fare una puntata sul golf così scandalosamente alta?

 

Mezze verità

Il giorno dopo quello in cui la William Hill americana ha tenuto la conferenza stampa in onore dello scommettitore, un articolo su USA Today ha reso pubblica la sua fedina penale, macchiata da tre reati minori di violenza domestica e uno di aggressione. Quando il lunedì successivo al Masters Golf Digest lo ha intervistato, lui ha menzionato una moglie raccontando: «Lei mi ha detto: “Non posso impedirti di farlo perché se Tiger vincesse davvero, non me lo perdonerei mai”. Mia moglie è una da tenersi stretta». Ma qualcosa non quadra: Adducci non è sposato. «Non avrei dovuto sostenere di essere sposato. Ovviamente mi sono espresso male», si è giustificato una settimana dopo. In effetti, stava facendo riferimento alla conversazione avuta con una compagna con cui si è preso e lasciato diverse volte. In seguito, ha spiegato di aver citato l’esistenza di una moglie per evitare l’attenzione da parte di persone interessate al suo denaro. Il lunedì dopo il Masters, l’uomo ha dichiarato che aveva debiti per circa 25.000 dollari, inclusi alcune rate arretrate per la sua auto (di nove anni) e un prestito studentesco. Si è anche definito un Day Trader; ma, a essere più precisi, Adducci gestisce solamente il suo personale conto d’investimento anche se, in aggiunta, lavora su progetti edilizi. Alla fine ha ammesso che, forse, l’essere balzato alle luci della ribalta dopo aver incassato un assegno gigantesco può averlo spinto – lui, un individuo completamente nella media delle persone comuni – a esagerare alcuni aspetti della situazione.

 

(Continua la lettura su Il Mondo del Golf Today, n° 303 pag. 24)

Da “Il Mondo del Golf Today” n° 303 – luglio 2019

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here